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Cristoforo Camerini, vissuto sempre nell'ombra del fratello Silvestro fin da quando lo raggiunse nelle campagne di Bondeno per fare anch'egli il "cariolante" negli argini del Reno, volle esternare la sua ascesa economica in maniera "borghese": un palazzo in centro a Rovigo, città che aveva eletto quale sua residenza. Sul palazzo rodigino di Cristoforo si concentra questa ricerca di Roberta Reali, che lo "smonta" mattone per mattone, presentandolo nei suoi complessi particolari architettonici ed artistici, facendoci scoprire uno dei più bei palazzi cittadini, ornato dai più celebri artisti veneziani e veneti dell'800. Il desiderio di riscatto economico e sociale è insito in ogni persona e i fratelli Camerini l'hanno inseguito per tutta la vita. Nati nell'indigenza, sono diventati protagonisti dell'economia veneta accumulando un patrimonio ammontante a svariati milioni di fiorini austriaci, collezionando titoli onorifici ed entrando nel gotha della nobiltà italiana.